RANSOMWARE: AUMENTANO DEL 200% I COSTI CAUSATI DAGLI ATTACCHI NELLE PMI

Gli attacchi ransomware non conoscono soste o interruzioni e, soprattutto, causano notevoli danni anche alle piccole e medie imprese, con costi in termini di produttività e danni reputazionali sempre più elevati. A evidenziarlo sono i risultati di una recente ricerca, secondo cui il costo dell’interruzione di servizio causato dai ransomware è addirittura 23 volte superiore alla stessa somma di riscatto richiesta dai cyber criminali.

La crescente frequenza degli attacchi ransomware ha registrato un aumento dei costi pari al 200% rispetto allo scorso anno, confermandosi come minaccia informatica più diffusa per le PMI.

Il ransomware è un programma informatico dannoso che infetta un dispositivo o un server, bloccando l’accesso ai contenuti (foto, video, file) e chiedendo un riscatto per cui l'utente colpito dal programma malevolo ha pochi giorni per pagare, prima che il blocco dei dati diventi definitivo.

Il ransomware è sempre più pervasivo ma, nonostante l’aumento del numero di attacchi, c'è una preoccupante carenza di consapevolezza rispetto alla percezione del ransomware come minaccia.

Tra le soluzioni più efficaci per ridurre l’impatto e i tempi di ripresa delle attività a seguito di un attacco ransomware, vi sono gli strumenti di business continuity e disaster recovery: nella gran parte dei casi, infatti, le aziende che hanno attivato queste tipologie di soluzioni hanno meno probabilità di subire gravi fermi in caso di attacco e generalmente riescono a riprendere le loro attività nelle successive 24 ore, limitando significativamente i danni dal punto di vista economico e reputazionale.

Fonte: https://www.federprivacy.org

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